La nuova guida culturale: Culturonda Dolomythos


In occasione del riconoscimento delle Dolomiti come patrimonio naturale dell’umanità, SMG e l’Ufficio provinciale per i parchi naturali – in collaborazione con sei consorzi turistici dell’area dolomitica – hanno dato alle stampe la cartina tematica Culturonda.

La nuova guida culturale, disponibile in italiano, tedesco ed inglese, propone 12 grandi tematiche riguardanti le Dolomiti altoatesine. Chi volesse ricevere una copia di “Culturonda Dolomythos”, può ritirarla direttamente presso l’Associazione Turistica.

Museumobil, carta musei per l’Alto Adige

Nuova “Museumobil Card”:
La nuova “Museumobil Card” unisce due offerte: i servizi di trasporto della Mobilcard su tutto il territorio dell’Alto Adige e l’entrata ai musei altoatesini.
Grazie alla museumobil Card si potranno scoprire i musei altoatesini e spostarsi con i trasporti pubblici per tre o sette giorni (a scelta). L’utilizzo dei mezzi pubblici è illimitato e la museumobil card consente un singolo accesso ai vari musei.
Inoltre costituisce un’offerta interessante per le famiglie: tutti i bambini fino ai 6 anni viaggiano ed entrano nei musei gratuitamente.
La museummobil Card è acquistabile presso tutti i musei e i già esistenti punti vendita della Mobilcard, tra i quali anche presso le Associazioni Turistiche della Val Gardena.

Prezzi e servizi inclusi:

Museumobil Card 3 giorni
Viaggiare per tre giorni con i mezzi pubblici a partire dal primo utilizzo
possibilità di utilizzare tutti gli autobus di linea e il treno in Alto Adige e fino a Trento (solo treni regionali), le funivie del Renon, Maranza, San Genesio, Meltina e Verano, la tramvia del Renon e la funicolare della Mendola.
Entrata in ben 82 musei dell’Alto Adige.
Per adulti al prezzo di 16,00 € – card Junior (da 6 a 12 anni) al prezzo di 8,00 €.


Museumobil Card 7 giorni
Viaggiare per sette giorni con i mezzi pubblici a partire dal primo utilizzo
possibilità di utilizzare tutti gli autobus di linea e il treno in Alto Adige e fino a Trento (solo treni regionali), le funivie del Renon, Maranza, San Genesio, Meltina e Verano, la Tramvia del Renon e la funicolare della Mendola.
Entrata in ben 82 musei dell’Alto Adige.
Per adulti al prezzo di 22,00 € – card Junior (da 6 a 12 anni) al prezzo di 11,00 €.

Foglio informativo da scaricare: http://www.valgardena.it/stchristina/museumobilcard_info_it_2009.pdf

Mart per il 2009 e 2010

Trentino Alto Adige: Culla di arte contemporanea

con la massima rappresentazione al:

 

 

Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto

Corso Bettini, 43 – 38068 Rovereto TN

tel. 0464 454 186 fax 0464 430827

 

 

 

programma della mostre del Mart per il 2009 con già alcune anteprime del 2010

 

 

Mostre Temporanee

 

Dal 17 gennaio

Casa d’Arte Futurista Depero

Riapertura in occasione del Centenario del Futurismo 1909-2009

A cura di Gabriella Belli

 

Il museo, ampliato grazie ad un intervento di restauro che ne valorizza pienamente il carattere monografico e ne tutela il valore d’inestimabile “unità culturale”, unico museo futurista costruito in Italia, riapre dopo un decennio per svolgere nuovamente la sua funzione espositiva e didattica. Il progetto di ristrutturazione è stato gestito dal Comune di Rovereto e curato dal Mart e dall’architetto Renato Rizzi. L’ordinamento museografico, a cura di Gabriella Belli, ha voluto recuperare la vitalità e l’ottimismo tipici della personalità di Depero, e ritrovare soprattutto la memoria di un luogo perduto: il laboratorio della sua Casa d’Arte Futurista. Nel nuovo museo si possono finalmente ammirare le tarsie in panno, i mobili, le suppellettili in “buxus”, i giocattoli e i prodotti d’arte applicata. A queste opere fanno da corollario alcuni momenti significativi della visione dell’artista, dai Balli plastici al periodo newyorkese tra il 1928 e il 1929, fino alla fortunata produzione pubblicitaria ed editoriale. Il museo è stato inoltre dotato di nuovi impianti e servizi al pubblico come il book shop, il guardaroba e la caffetteria.

 

17 Gennaio fino al 07.06.09

Futurismo 100

Illuminazioni

Avanguardie a confronto: Italia – Germania – Russia

A cura di Ester Coen

 

A cento anni dalla pubblicazione del manifesto del futurismo, rimane intatta la forza d’innovazione dell’importante movimento artistico promosso da Filippo Tommaso Marinetti nel 1909. Il Mart celebra il centenario della maggiore avanguardia italiana rileggendola con un nuovo sguardo, che ne ricostruisce la composita trama nel contesto storico del primo Novecento. Un percorso scientifico che si inaugura con la mostra al Mart, prosegue con Astrazioni ai Musei Civici di Venezia (5 giugno – 4 ottobre) e si conclude con l’esposizione Simultaneità (15 ottobre – 25 gennaio 2010) a Palazzo Reale di Milano. Il progetto mette in risalto l’articolato intreccio di nuove visioni, di tecniche e linguaggi rivoluzionari che percorrono due decenni. Una rivoluzione che ha attraversato i confini geografici: la mostra del Mart, in particolare, propone un percorso pressoché inedito, che chiarisce come il futurismo italiano abbia incontrato e influenzato le avanguardie artistiche tedesche e russe. Temi e contenuti sviluppati dai futuristi sono illustrati attraverso il confronto con le opere di Vasilij Kandinskij, Franz Marc, August Macke, Paul Klee, partecipi delle esposizioni alla galleria “Der Sturm” di Herwarth Walden, mentre le ripercussioni polemiche che il movimento italiano ebbe in Germania tra il 1912 e il 1913 vengono testimoniate dalle opere di Marc Chagall e Ernst Kirchner, o dai dipinti giovanili di Max Ernst e Kurt Schwitters. Sono poi esplorate le ragioni del viaggio di Marinetti in Russia nel 1914: fecondi di scambi e di idee, questi incontri vengono letti in relazione con le straordinarie composizioni degli artisti russi di quel periodo, dall’universo arcaico orientale di Kandinskij alla purezza della visione di Kasimir Malevich, alla dirompente energia delle costruzioni di Natalia Goncharova, di Alexandra Exter o di Mikhail Larionov.

 


 

28 Marzo fino al 26.07.09

La Guerra Fredda. Arte e design in un mondo diviso 1945 – 1970

Mostra organizzata da Victoria and Albert Museum, Londra

A cura di Jane Pavitt e David Crowley

 

La “guerra fredda”, la cortina di ferro, le tensioni tra la “alleanza atlantica” e i paesi del blocco sovietico, oggi sembrano episodi lontani, ma in realtà hanno accompagnato la storia del ‘900, dal dopoguerra agli anni Settanta, e soprattutto hanno ispirato e animato le manifestazioni della creazione artistica. La grande mostra Cold War, prodotta dal Victoria and Albert Museum di Londra in collaborazione con il Mart, è la prima importante esposizione che ricostruisce il clima di un periodo cruciale per la società, la politica e la cultura mondiale, attraverso lo sguardo delle arti, dal design all’architettura, dal cinema alle arti visive. Esposti oltre 250 oggetti, tra cui un’importante selezione di opere provenienti dalla collezione permanente del Mart: dallo Sputnik alla tuta da astronauta delle missioni “Apollo”, dai film di Stanley Kubrick ai dipinti di Robert Rauschenberg, alle ceramiche di Pablo Picasso ai vestiti di Paco Rabanne. La mostra presenta oggetti affascinanti come i mobili in fibra di vetro di Charles e Ray Eames, o il radioricevitore mondiale T1000 della Braun, disegnato da Dieter Rams. Si potranno inoltre ammirare i bozzetti architettonici di Le Corbusier, di Richard Buckminster Fuller e di Archigram, e le nuove forme di trasporto del dopoguerra, come la P70 Coupé (un precursore della Trabant di plastica), la micro-auto Kabinenroller della Messerschmitt e la Vespa.

 

16 Maggio fino al 27.09.09

Italia Contemporanea Officina San Lorenzo

A cura di Daniela Lancioni

 

Con la mostra Italia Contemporanea. Officina San Lorenzo, il Mart approfondisce il lavoro di quel gruppo di artisti che, alla fine degli anni Settanta, lavoravano negli spazi dismessi dell’ex pastificio Cerere, nel cuore del quartiere San Lorenzo a Roma. Attraverso le opere di Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio, Pizzi Cannella e Marco Tirelli, è così ripercorsa una vicenda che ha avuto il suo apice tra gli anni Ottanta e i primi anni Novanta e che rappresenta un importante contributo al rinnovamento della pittura e della scultura in Italia. Accanto alle opere storiche l’esposizione presenta anche un’ampia sezione dedicata ai lavori più recenti.

 

11 Luglio fino al 11.10.09

Immaginare New York. Fotografie dalla collezione del MoMA

A cura di Sarah Hermanson Meister

 

Una straordinaria rassegna di 140 fotografie originali provenienti dalle collezioni permanenti del MoMA, costituirà l’evento espositivo estivo per il pubblico del Mart. Il prezioso e raro materiale fotografico, presentato per la prima volta in Italia in un’ampia rassegna, propone un’immagine davvero inedita e affascinante di New York. Il mito della Grande Mela, immortalato nelle immagini colte da grandi fotografi, è qui ripercorso attraverso episodi e volti famosi della grande metropoli, ma anche con quei luoghi che per tutto il ‘900 hanno rappresentato i sogni e le speranze della modernità.

 


 

19 Settembre fino al 10.01.10

Capolavori della modernità. Opere dalla collezione del Kunstmuseum di Winterthur

A cura di Dieter Schwarz e Christoph Vitali

 

Il Mart ospita nell’autunno 2009 una selezione di capolavori provenienti dal Kunstmuseum di Winterthur, un’occasione unica per poter ammirare grandi capolavori dell’arte europea della prima metà del XX secolo, dall’impressionismo al cubismo, fino al surrealismo e alle ricerche astratte. La collezione, nata da una sapiente campagna acquisti avviata alla fine dell’Ottocento dalla Società di Belle Arti di Winterthur, si è concentrata fin dall’inizio su capolavori impressionisti di Degas, Sisley, Pissarro, Monet e post-impressionisti. La raccolta presenta poi un importante nucleo di opere dedicato ai pittori Nabis, da Maurice Denis a Vuillard e Bonnard, mentre il simbolismo è rappresentato dai capolavori dei maestri di origine svizzera Félix Vallotton e Ferdinand Hodler. Di grande impatto sono le opere degli artisti delle avanguardie storiche, da Delaunay a Braque, da Picasso a Léger, fino alle ricerche astratte di Kandinskij, Jawelensky, Klee, Mondrian. Il realismo magico e il surrealismo sono documentati da opere di Magritte, Ernst e Tanguy, così come la nascita dell’informale è rappresentata da artisti quali Nicolas de Staël e Asger Jorn, fino ad arrivare alla contemporaneità con una serie selezionatissima di capolavori dell’arte americana più recente, con opere di Robert Mangold, Ellsworth Kelly, Brice Marden.

 

31 Ottobre fino al 17.01.10

Kendell Geers. Irrespektiv

A cura di Jerome Sans, Christine Macel, Paolo Herkenhoff, Rudi Laermans, Liveven De Cauter

 

La mostra Irrespektiv, dedicata all’artista sudafricano Kendell Geers, si inserisce in un progetto più ampio in cui sono coinvolti il Mart e altri prestigiosi musei europei. Il titolo gioca in modo ironico con il termine “retrospettiva” ed esprime lo spirito provocatorio dell’esposizione, condotta all’insegna di un forte impegno sociale e politico. Con i suoi lavori, infatti, Kendell Geers rivendica la necessità di “prendere posizione rispetto al mondo in cui si vive” e con le sue opere esplora i confini politici, sociali e psicologici dell’uomo contemporaneo.

 

3 Ottobre 2009

La Giornata del Contemporaneo

In collaborazione con: AMACI

 

L’appuntamento con la giornata dedicata in tutta Italia all’arte contemporanea, promossa dai 25 Musei dell’Amaci (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani) e sostenuta dal Ministero per i Beni Culturali, avrà come testimonial l’artista italiano Luigi Ontani. Come nelle passate edizioni, nel 2009 presso il Mart si potrà usufruire non solo dell’ingresso gratuito ma anche di una serie di eventi organizzati per far riflettere i giovani, e più in generale il pubblico del Museo, sul valore e il significato nella società attuale dell’arte contemporanea.

 


Mart Palazzo delle Albere

 

25 Aprile fino al 22.11.09

Maestri trentini tra ‘800 e ‘900

A cura di Alessandra Tiddia

 

Nel corso del 2009, la sede trentina del Mart presenta alcuni progetti volti alla valorizzazione delle collezioni permanenti dell’Ottocento, attraverso l’esposizione di opere appartenenti alle Raccolte d’arte del XIX secolo. Fra questi, la mostra Maestri trentini fra ‘800 e ‘900 il cui percorso espositivo intende suggerire le principali tappe storiografiche della pittura trentina nell’Ottocento.

La mostra si apre con il dipinto commissionato dal conte trentino Girolamo Malfatti al grande maestro dell’Ottocento italiano, Francesco Hayez, allora direttore dell’Accademia di Brera, e attraversa le esperienze dei pittori Giustiniano degli Avancini e Domenico Udine che orientarono le loro scelte stilistiche verso la pittura accademica di storia, o alla ritrattistica borghese.

Non mancano nel percorso della mostra le sezioni dedicate ai grandi protagonisti trentini della seconda metà dell’Ottocento, Eugenio Prati, Bartolomeo Bezzi, Andrea Malfatti e Giovanni Segantini, che furono i maestri a cui si riferì tutta la generazione seguente, anche se mediando il loro insegnamento con quella modernità appresa nelle capitali della secessione, Monaco e Vienna.

Le sale del primo piano ospitano dunque i lavori di Luigi Bonazza, Luigi Ratini, Benvenuto Disertori, Dario Wolf, la cui inclinazione simbolista si confronta con le opere di Bistolfi e Alois Delug. Il percorso espositivo include anche esempi di pittura della Scuola di Ca’Pesaro, forse l’ultima secessione europea prima della grande Guerra, rappresentata da un ampio nucleo di opere del trentino Umberto Moggioli, affiancate dai dipinti di Gino Rossi, e di Tullio Garbari, per concludersi con un nucleo di dipinti di Gino Pancheri.

 

12 dicembre fino al 25.04.10

Bartolomeo Bezzi

Maestro del paesaggio italiano tra realismo e simbolismo

A cura di Gabriella Belli

Con la collaborazione di Alessandra Tiddia e Margherita de Pilati

 

La rassegna intende rendere omaggio al più importante pittore paesaggista trentino, Bartolomeo Bezzi (1851-1923), attraverso l’esposizione delle sue opere più significative, quei capolavori che lo resero famoso a livello europeo e non solo, oggi conservati nelle grandi raccolte d’arte dell’Ottocento. Fra questi possiamo citare per tutti il celebre All’abbeveratoio conservato presso la Neue Pinakothek di Monaco di Baviera.

La mostra indagherà le principali tappe del suo percorso artistico dalle opere più veriste legate alla rappresentazione della vita di tutti i giorni, come il celeberrimo Giorno di Magro ma già attente al valore espressivo della luce fino alla pura rappresentazione del paesaggio come pretesto iconografico per una più moderna pittura di stati d’animo, cercando di coglierne sia gli aspetti peculiari sia i contatti e le relazioni con la coeva pittura di paesaggio.

Bezzi, oltre che importante pittore, rivestì un ruolo determinante nell’ambito del cosiddetto sistema dell’arte, fu mentore per il giovane Moggioli e con Selvatico, sindaco di Venezia dal 1890 al 1895, e Fradeletto fu fra i fondatori dell’Esposizione Internazionale d’Arte della città di Venezia.

 


Mart nel Mondo

 

1 Ottobre fino al 17.01.10

I linguaggi del Futurismo

A cura di Gabriella Belli

Berlino, Martin Gropius-Bau

 

Con il manifesto Ricostruzione Futurista dell’Universo, pubblicato da Giacomo Balla e Fortunato Depero nel marzo 1915, l’estetica futurista entra con prepotenza nella dimensione del quotidiano e invade tutti gli aspetti della vita, ben oltre i confini della ricerca pittorica. Questo progetto d’appropriazione della vita, che troverà eco soprattutto nell’opera dei futuristi della seconda generazione, utilizzerà tutti i linguaggi dell’arte, dal design alla pubblicità, dalla moda alla cucina, fino all’architettura, per risolvere “futuristicamente” i quesiti del quotidiano. L’esposizione presenta una selezione molto accurata di opere capaci di rappresentare al meglio la complessità del progetto estetico futurista e permette la conoscenza della produzione meno indagata, ma non per questo minore rispetto alle più note esperienze pittoriche, di questa grande e importante avanguardia artistica europea. Nella mostra si potranno ammirare le opere dei principali protagonisti della stagione del futurismo post-boccioniano, da Giacomo Balla a Gino Severini, da Ardengo Soffici a Fortunato Depero e Enrico Prampolini e ancora Tullio Crali e Ernesto Thayaht, artisti che in modo differente e personalissimo, hanno dato corpo e originalità alle proposte di radicale rinnovamento del mondo e di estensione illimitata del fare artistico, contenute nella maggior parte delle dichiarazioni poetiche del movimento, a partire dal primo e celebre manifesto del 1909.

 

6 novembre fino al 10.01.10

Deperofuturista

A cura di Gabriella Belli

Buenos Aires, Fondation Proa

 

La mostra che il Mart presenta a Buenos Aires ripercorre i momenti salienti dell’attività dell’artista dal 1915 al 1950, momenti caratterizzati soprattutto dall’adesione al futurismo, che sfocerà nella pubblicazione del manifesto Ricostruzione Futurista dell’Universo firmato dall’artista nel 1915 con Giacomo Balla. E’ per Depero e i futuristi il sogno di un’opera d’arte totale, che caratterizzerà tutto il suo lavoro, dalla pittura alla scultura, dalla grafica al design. Le sue prime opere, i complessi plastici, sono realizzati con materiali poveri (fili metallici, vetri, cartoni, carte veline) e capaci di movimenti meccanici. Nel 1916 Depero realizza le scenografie e i costumi per il balletto Chant du rossignol e nel 1918 costruisce le marionette di legno colorate per i Balli plastici. Nel 1919, a Rovereto, dà vita a un suo grande sogno: aprire una casa d’arte futurista specializzata nel settore della grafica pubblicitaria, dell’arredo e delle arti applicate e, in particolare, in quello degli arazzi in panno. Nel 1928 si trasferisce a New York dove resterà fino all’ottobre del 1930. Qui apre la Depero’s Futurist House. Negli anni Cinquanta, infine, l’artista progetta e realizza, grazie alla collaborazione del Comune di Rovereto, il primo museo futurista d’Italia, una curiosa e intelligente consacrazione della sua opera.


 

21 Febbraio fino al 24.05.09

Morandi: maestro della natura morta

Direzione scientifica di Gabriella Belli

A cura di Flavio Fergonzi con la collaborazione di Elisabetta Barisoni

Washington, Phillips Collection

 

Giorgio Morandi (1890-1964), uno dei grandi protagonisti dell’arte del ‘900, ha lasciato opere che affascinano per la loro sorprendente semplicità. La mostra Morandi: maestro della natura morta, prodotta dal Mart in collaborazione con la Phillips Collection di Washington presenta, nella prestigiosa sede americana, una cinquantina di dipinti provenienti dalle collezioni del Museo insieme ad una accurata selezione di opere appartenenti a collezioni private italiane.

Anticipazioni 2010

 

6 Febbraio 2010 fino al 23.05.10

Sipario! Pittura e teatro nel XIX secolo

Da David a Delacroix, da Füssli a Degas

Direzione scientifica Gabriella Belli, Matthew Teitelbaum, Marie-Paule Vial

Da un progetto di Guy Cogeval

Con la collaborazione con Beatrice Avanzi, Katharine Lochnan

La mostra è realizzata con il sostegno speciale del Musée d’Orsay, Parigi

 

La mostra Sipario!, nata da un progetto di Guy Cogeval, intende approfondire i rapporti tra arte e teatro nel XIX secolo attraverso circa duecento opere tra dipinti, bozzetti, scene teatrali, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Un’occasione unica per ammirare, per la prima volta a Rovereto, i capolavori dei più grandi pittori europei dell’Ottocento, lungo un percorso espositivo che metterà in luce come l’attenzione per la scena abbia caratterizzato fortemente il cammino della pittura verso la modernità. Artisti come Jacques-Louis David, Jean-Auguste-Dominique Ingres, Paul Delaroche, Eugène Delacroix, Gustave Moreau, non solo hanno lavorato come costumisti o scenografi, ma hanno mostrato le tensioni proprie dell’universo teatrale, nella gestualità, nelle ambientazioni scenografiche e nella prospettiva illusionistica dei loro dipinti. La mostra analizzerà cronologicamente questo cammino, affascinante e complesso, che dall’epoca neoclassica, si sviluppa attraverso l’età romantica, rappresentata dai drammi storici “messi in scena” da Delaroche o Delacroix, per passare poi alla rivoluzione “realista” di Honoré Daumier e Edgar Degas, tra le figure centrali di questa importante esposizione. All’inizio del ‘900, infine, il rapporto con la sperimentazione teatrale d’avanguardia porta i pittori Nabis e simbolisti alle soglie dell’astrazione.

 

5 Giugno 2010 fino al 12.09.10

Pittura americana 1910-1950

Capolavori dalla Phillips Collection di Washington

A cura di Susan Behrends Frank

 

Dopo la fortunata esposizione del 2005 Da Goya a Manet, da Van Gogh a Picasso che ha portato a Rovereto i capolavori dell’arte moderna della Phillips Collection, il Mart continua la collaborazione con la prestigiosa istituzione di Washington. Pittura Americana 1910- 1950 presenta, per la prima volta a livello internazionale, gli esiti più alti della produzione americana raccolti dal celebre collezionista Duncan Phillips e dalla sua famiglia per quasi un secolo. In mostra al Mart oltre 100 opere di 72 maestri dell’arte americana con capolavori di Edward Hopper, Winslow Homer, John Sloan, Arthur Dove, Georgia O’Keeffe, Stuart Davis, Adolph Gottlieb, Philip Guston, Jackson Pollock, Robert Motherwell, Clyfford Still.

Il bellissimo contributo di Luigi Costa

Luigi Costa, una icona del giornalismo italiano e dell’Alto Adige e gran conoscitore della gastronomia ed ospitalità nazionale, durante una sua visita in Val Gardena, non ha perso l’occasione di riportare le Sue sensazioni su carta stampata.

Riportiamo alcune righe, pubblicate sul settimanale nordest.europa.it

… I paesaggi fiabeschi che incontriamo nelle

favole non nascono solo dalla fervida

mente degli scrittori ma, spesso, sono ispirati da

luoghi che per fortuna esistono. E Ortisei è uno

di questi.

La Val Gardena è una delle incantevoli valli

che solcano il Bel Paese; una luminosa finestra

che si apre sullo strepitoso scenario delle Dolomiti

punteggiato da cime leggendarie: il Gruppo del

Sella, il Sassolungo e le Odle, tanto per ricordare

le più famose. Arrivando qui, in estate, godrete

dell’opulenza dei prati e dei boschi ma se arriverete

d’inverno, in questa piazzetta, magari accolti

dai fiocchi di neve, allora tornerete bambini e vi

sembrerà di essere i protagonisti di una delle fiabe

del grande e misterioso Nord. …

 

 

Luigi Costa durante la presentazione della Guida Ristoranti "L'Espresso" a Bolzano

 

 

 

I VINI DI ANTONIO MORETTI PROTAGONISTI IN VAL GARDENA

Le etichette di Tenuta Sette Ponti alla esclusiva cena di premiazione delle gare della Coppa del Mondo di Sci in Val Gardena

Grand Tour, Anni 2006, Crognolo 2005 e Grappa di Crognolo: solo etichette firmate dall’aretina Tenuta Sette Ponti per accompagnare l’esclusiva cena organizzata in occasione delle gare di sci valide per la Coppa del Mondo in Val Gardena il 19 dicembre 2008. Non è la prima volta che i vini di Tenuta Sette Ponti sono protagonisti in questo splendido contesto. Già nell’estate 2008 infatti Tenuta Sette Ponti ha accompagnato l’esclusivo evento “Val Gardena Sky Dinner”, una cena ad alta quota, sospesa nelle cabine panoramiche dell’ovovia dell’Alpe di Siusi / Mont Seuc.

I vini di Tenuta Sette Ponti tornano in Val Gardena per il dinner ufficiale delle gare valide per la Coppa del Mondo, presso il ristorante Vedl Mulin, nella splendida Piazza S. Antonio ad Ortisei. Su una tavola elegantemente imbandita in un ambiente tipicamente gardenese, ad allietare il palato dei commensali: uno squisito menù abbinato alle importanti etichette della Tenuta toscana dell’imprenditore Antonio Moretti. Vini eccezionali, eleganti e pluripremiati, per un contesto esclusivo e prestigioso:

inizio serata con Grand Tour, l’etichetta più recente di Tenuta Sette Ponti, un raffinato Champagne Premier Cru prodotto in esclusiva in quantità limitate a Reuil, in Francia; blend di Chardonnay Côte des Blancs e Pinot Noir Grande Montagne;

Crognolo 2005 è un vino dal colore rubino intenso , preludio di profumi ampi che ricordano la ciliegia matura e i frutti di bosco, ben amalgamati a note speziate che donano classe e complessità.

Anni 2006, etichetta prodotta in una serie limitata di bottiglie, un grande bianco nato sui dolci colli toscani da uno dei migliori vitigni al mondo: il sauvignon blanc, rara sintesi di struttura, espressività aromatica e finezza;

dulcis in fundo, la Grappa di Crognolo, un distillato dal colore ambrato, dai profumi complessi ma delicati, avvolgenti, di grande personalità. In bocca, come al naso, spiccano note di marasca, piccoli frutti di bosco, cioccolato e vaniglia.

A conferma dell’importanza che Antonio Moretti attribuisce a questo territorio per il mercato del vino, l’imprenditore aretino ha già confermato la sua presenza all’edizione 2009 dell’originale “Val Gardena Sky Dinner”.

Ad Ortisei è rientrata la serenità

Sie è conclusa la manifesta7, l’itinerrario artistico presente in Alto Adige e anche la manifestazione collaterale ad Ortisei, che all’inizio dell’estate ha destato tanto interesse e tantissima critica.

Dalla zona pedonale sono state tolte le raffigurazioni artistiche di Anvidalfarei e Salcher e la pace è rientrata.

Zona pedonale di Ortisei
Zona pedonale di Ortisei

Riassumendo le reazioni della popolazione di Ortisei, bisogna dire che dopo l’inizio burrascoso, le statue sono passate quasi innoservate destando molto meno interesse di quanto erano le aspettative. Ciò non toglie, che la zona pedonale di Ortisei si è prestata benissimo ad un esposizione di pezzi artistici.

L’esposizione collaterale di manifesta7

La discussa esposizione nel cuore di Ortisei correlata all’iniziativa di manifesta7 con le statue di Anvidalfarei, ha destato curiosità e sgomento nel mondo dell’arte. Il parroco locale per una visione di pudore e forma, aveva dichiarato dall’altare che la solita processione autunnale non avrebbe tenuto luogo pervia delle statue  scandalose esposte.

Anche la stampa internazionale ha rumoreggiato scrivendo sullo scandalo del piccolo paesino turistico di montagna. Rappresentativa pagina spagnola SOITU scrive …

http://www.soitu.es/soitu/2008/08/19/actualidad/1219143135_792857.html

Ortisei: manifesta7

Articolo trovato sul portale del http://iltempo.ilsole24ore.com/

BOLZANO: PROTESTANO CITTADINI, RIMOSSE A ORTISEI STATUE GIUDICATE SCONCE

Bolzano, 16 ago. – (Adnkronos) – E’ polemica ad Ortisei, in Val Gardena, dove gli abitanti della cittadina, turisti e rappresentanti del clero del luogo hanno protestato contro l’esposizione in piazza di diverse sculture bronzee, opera di artisti locali. Le opere, secondo i contestatori sono apparse ”troppo accurate” nel rappresentare particolari anatomici che generalmente vengono coperti. La questione e’ stata risolta anticipando la rimozione delle statue, che ora verranno probabilmente esposte in ambienti chiusi.

Sicuramente non sarà così.

Che la stampa nazionale raccolga l’attenzione per il paese di Ortisei è sicuramente lusingante per i cittadini ladini. Spiacente, la situazione, di trovarsi confrontati a delle inesattezze.

Polemica si, ma le statue verranno rimosse il 10 ottobre 2008 a termine della MANIFESTA7.

 

16-AGO-08 21:11